Quaderno
rosso nasce nel 2011, in piena crisi. A quei tempi frequentavo persone molto
distanti fra loro economicamente.
C’era chi campava con pochissimo, alcuni
quasi niente, e chi aveva migliaia di euro al mese. Nel mezzo, chi possedeva un
contratto di lavoro.
Per un periodo, non c’era giorno che un imprenditore o
disoccupato si togliessero la vita.
Mi dissi che forse quel periodo andava
fermato con dei ritratti a partire da un questionario di 21 domande: si andava
dal denaro di cui si disponeva al mese, a quanti libri si leggevano. Senza
trascurare lavoro, salute, casa, fede, cultura e relazioni, sogni e speranze.
Dietro ogni ritratto c’era un incontro di circa due tre ore con la persona che
accettava di rispondere al questionario, poi un lavoro di riscrittura ispirato
alle Vite di uomini non illustri di Giuseppe Pontiggia: ciascun ritratto doveva
stare in una pagina poco più.
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